APPROCCIO

Il mio approccio si rifà ad un modello operativo che integra la psicologia umanistica con le più recenti scoperte delle neuroscienze e degli approcci orientati al corpo, quali l’analisi bioenergetica e l’EMDR.

Intendo così il mio lavoro perchè credo profondamente nel valore dell’integrazione tra scuole di pensiero e modelli: nessuno può dirsi totalmente esauriente, poichè guarda all’uomo e al suo mondo interiore e relazionale da una particolare angolatura; tuttavia, ogni modello contribuisce in modo significativo e merita spazio nel bagaglio di un professionista aggiornato.

Tale approccio si pone in continuità con i principi ed i metodi diffusi da autori quali Carl Rogers, Abraham Maslow, Fritz Perls , Eric Berne e Roberto Assagioli nella seconda metà del Novecento, che hanno avuto il merito di riconoscere piena dignità all’essere umano nella sua globalità, non solo negli aspetti patologici e disfunzionali. In parallelo seguo le acquisizioni delle neuroscienze affettive (Jack Panksepp), della neurobiologia interpersonale (Daniel Siegel) e degli studi su attaccamento e regolazione affettiva (dai pionieristici studi di John Bowlby a Ed Tronick, Allan Schore) che evidenziano l’importanza di concentrarsi nel lavoro terapeutico con gli schemi emotivi-cognitivi-sensomotori per riportare equilibrio e benessere nella persona e nelle sue relazioni.

La cornice umanistica enfatizza le facoltà sane della persona e fà dell’esperienza soggettiva lo strumento essenziale per il lavoro terapeutico. Valorizza la dimensione etica, la creatività, la consapevolezza di sè e la spinta all’autorealizzazione. Tali elementi rendono la psicologia umanistica un approccio volto allo sviluppo delle potenzialità della persona, considerando la salute come l’esito dell’integrazione tra le sfere biologica, psicologica, relazionale e sociale.

Negli ultimi anni mi sono avvicinata alle psicoterapie cognitive di terza generazione, in particolare agli studi sulla mindfulness e sulla compassione, per il grande contributo dimostrato nel trattamento di situazioni complesse come disturbi cronici e disturbi della personalità. Credo nella formazione continua in discipline quali la psicologia clinica e la psicoterapia, che si occupano dell’umano, tanto per curarne i disagi quanto per promuoverne l’evoluzione.

Data la centralità della persona, nel mio approccio considero la relazione terapeutica la vera essenza e la forza motrice del cambiamento. La relazione diviene quel luogo sicuro dove aiuto la persona a potenziare le proprie risorse o a svilupparne di nuove per far fronte efficacemente alle difficoltà, risanare ferite del passato o liberarsi da vecchi copioni non più funzionali, riorganizzando così un progetto di vita più autentico ed appagante.

In tale ottica mi pongo come facilitatore di quei processi di cura e cambiamento già presenti nella persona, che necessitano soltanto di essere coltivati all’interno di uno spazio di ascolto, empatia e comprensione profondi. I problemi psicologici nonchè i disturbi veri e propri nascono all’interno di relazioni disfunzionali, talvolta traumatiche (basti pensare alle storie di persone che fin da piccole crescono in un clima familiare o sociale intriso di deprivazioni o violenze di vario genere). Da qui la necessità di considerare la relazione terapeutica tra me e la persona come il luogo privilegiato dove riparare le fratture createsi nelle relazioni durante le varie fasi dello sviluppo per ridare slancio a una nuova e potente fiducia in se stessa, negli altri e nella vita stessa. Inoltre, mi pongo come un tecnico specializzato in quei casi in cui occorre intervenire direttamente su determinati sintomi (di tipo ansioso, depressivo, traumatico, alimentare, ossessivo eccetera) per decostruirli e riportare in fisiologia le funzioni psicologiche correlate.

Per far ciò, da psicoterapeuta umanista integrata, mi servo di un ventaglio di strumenti pratici variegati: oltre al colloquio, adopero tecniche creative, esperienziali ed altre mirate all’integrazione tra mente, corpo ed emozioni quali il Training Autogeno, le meditazioni, l’EMDR ed esercizi psico-corporei, la cui utilità sta nel contattare e sciogliere quelle tensioni muscolari che racchiudono memorie emozionali significative nella storia individuale, così da ripristinare un flusso armonico ed una consapevolezza globale di sè, che rendono possibile alla persona l’esprimersi e il relazionarsi con efficacia e padronanza.

Seguimi sul mio canale YouTube Federica Piana – Psicologa: un nuovo video ogni domenica alle 15:00.

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