I sensi di colpa: comprenderli per liberarsene. Seconda parte.
I Sensi di colpa
Il senso di colpa, come tutte le altre emozioni, ha delle funzioni sane ed importanti: è correlato, ad esempio, alla competenza sociale ed emotiva perchè migliora la tua capacità di empatizzare con gli altri e di essere ricettivo e sensibile, inoltre, ti aiuta a moderare la tua rabbia, dandoti delle chance importanti nelle tue relazioni. Ci sono però dei casi in cui puoi non avere un rapporto equilibrato con il senso di colpa, soprattutto quando lo vivi in modo eccessivo, sproporzionato: si tratta di una vulnerabilità all’esperienza di colpa, detto timore di colpa per irresponsabilità. Ci sono poi dei casi, su cui non mi dilungo in questo articolo, in cui puoi non provare un normale senso di colpa quando sarebbe prevedibile: questa forma patologica per “difetto” si riscontra nel disturbo di personalità Antisociale. Se ne soffri non provi senso di colpa, rimorso, ti senti indifferente ai danni che hai procurato ad un’altra persona. Si tratta di un problema piuttosto grave che crea grosse difficoltà nella psicoterapia poichè, se hai questa condizione, raramente soffri tu in prima persona, piuttosto fai soffrire gli altri, e difficilmente sviluppi la consapevolezza di avere un problema e la decisione di occupartene. Puoi sottostimare la tua aggressività, razionalizzare e crearti grossolane giustificazioni per le tue azioni, essere scarsamente capace di percepire le emozioni e le intenzioni altrui: sono alcune delle caratteristiche che rendono ragione del tuo comportamento irrispettoso se hai un disturbo Antisociale della personalità. L’alta vulnerabilità al senso di colpa è tipicamente presente in due disturbi psicologici: il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) e il disturbo Dipendente della personalità. Il primo caso lo riprendo dopo, nel secondo caso, se hai questo disturbo, quando vivi un conflitto tra la volontà e quella di altri per te significativi, tendi a concepire gli altri come sofferenti, giudichi inaccettabile il tuo comportamento come egoistico e vai subito a rimediare il danno che hai (o che ti sembra di avere) arrecato agli altri: restando però intrappolato in un circolo vizioso in cui non sei capace di perseguire la tua volontà e i tuoi scopi autonomi, che sfumano quasi fino a scomparire.
Puoi provare il senso di colpa o per eventi già avvenuti o per eventi od omissioni che tu potresti compiere in futuro: in entrambe le situazioni, se hai una vulnerabilità al senso di colpa, se hai un forte timore di colpa per irresponsabilità, vai ad intervenire in modo eccessivo per ridurre il tuo senso di responsabilità. Puoi, quindi, essere incapace di accettare le tue colpe passate e perdonarti e soffrirne ancora per molti anni, cercando di espiare queste tue colpe o di ripararvi; oppure, non riesci ad accettare di correre dei rischi, anche piccoli, di commettere azioni (o fare omissioni) colpevoli/irresponsabili e ti comporti in un modo iperprudente ed ossessivo, con una forte ansia associata. Se poi questo meccanismo si estende alla maggior parte del tuo tempo e peggiora la qualità della tua vita può sfociare nel vero e proprio disturbo ossessivo-compulsivo, per cui è necessaria una psicoterapia. Se soffri di DOC vivi nella costante paura di macchiarti di una colpa per te catastrofica ed inaccettabile e passi buona parte del tuo tempo a scongiurare il verificarsi di questa cosa eseguendo comportamenti o azioni mentali volti a diminuire la fortissima ansia che provi: le compulsioni. All’origine del timore di colpa da irresponsabilità hai le convinzioni che puoi agire diversamente e che questo è in tuo potere e sotto la tua responsabilità e che una tua azione od omissione produca un danno ingiusto a te o ad altri, azione trasgressiva di una norma morale. Tendi a provare una colpa tanto più intensa quando sai esattamente cosa devi fare, o evitare di fare, per agire in base ad una data norma morale.
Se hai un forte timore di colpa da irresponsabilità presenti dei modi tipici di ragionare e di comportarti: ti focalizzi molto di più sull’idea di essere colpevole piuttosto che sulle ipotesi alternative, oppure, anche se le consideri, richiedi a te stesso molte più conferme per rifiutare l’ipotesi in cui sei colpevole per una data cosa. In questo modo rafforzi parecchio le tue idee riguardo alla tua responsabilità e colpa e ti mostri quasi indifferente a rassicurazioni o distrazioni. Si tratta di un modo distorto, non obiettivo, di ragionare sulle tue azioni: focalizzandoti in modo massiccio sulla tua idea di colpevolezza, vai ad usare in modo selettivo solo le informazioni dall’ambiente che confermano questa tua idea. Fai questo perchè per te è più dannoso rifiutare, sbagliando, l’ipotesi per te più negativa, quella della tua colpevolezza, anzichè considerarla vera, anche se in modo infondato. E’ un po’ come quando dici a te stesso “Non si sa mai!” piuttosto che “Se solo avessi saputo o fatto…”: preferisci pagare il costo, anche se altissimo, del tuo comportamento ossessivo e iper-prudente, anzichè abbassare la guardia ed allargare il tuo sguardo ad altre possibilità, poichè per te far questo significa correre un rischio enorme, per te inaccettabile. Se hai un forte timore di colpa per irresponsabilità consideri più grave e più probabile l’evento che temi (e che tenti di prevenire), non ti accontenti facilmente di prove che disconfermano la tua idea, ricerchi la certezza assoluta e non tolleri l’incertezza, sei intollerante anche al più piccolo dei rischi, dai poi una grande importanza morale ai tuoi pensieri: “Se l’ho pensato significa che sotto sotto lo voglio davvero”.
Se hai un forte timore di colpa per irresponsabilità hai difficoltà a superare le tue colpe passate poichè non riesci ad accettare la colpa e la vedi come un’esperienza catastrofica. Quando in psicoterapia si lavora sul senso di colpa so bene che non è cosa semplice sia perchè ricordare è di per sè doloroso, sia perchè se hai la possibilità di sentirti meno in colpa puoi provare ansia per questa operazione perchè trovi ingiusto discolparti: perchè senti di meritare una giusta sofferenza. Per te accettare di soffrire salvaguarda la tua autostima morale. Quando si lavora in psicoterapia sul senso di colpa ci si concentra su questi aspetti: la gravità percepita del danno/della colpa, le possibili attenuanti, ridurre il senso di responsabilità, distinguere tra le intenzioni e le azioni, considerare le sofferenze che hai vissuto nonchè i tuoi meriti, distinguere il piano del comportamento da quello della persona, accettare l’inevitabilità della colpa e sgretolare l’autocolpevolizzazione e il disgusto/disprezzo morale verso te stesso. Durante il lavoro psicoterapeutico vieni aiutato a ridimensionare il peso della tua colpa per il danno che hai provocato, a considerare anche altri fattori che possono aver contribuito alla tua colpa come delle attenuanti, a comprendere che non hai così tanto potere di agire come credi: non sei “onnipotente”, la tua agentività non è assoluta nè esclusiva. Se hai tanto timore di colpa per irresponsabilità ritieni grave anche una piccola azione od omissione, ti focalizzi solo sulle tue mancanze: in psicoterapia vieni aiutato a valorizzare i tuoi meriti personali e a riconsiderare anche il peso delle tue sofferenze che hai patito relativamente al danno che hai arrecato. Vieni aiutato a capire la differenza tra aver agito in modo negativo con intenzionalità o aver sbagliato per ignoranza o superficialità, ridimensionando il tuo senso di colpa, vieni aiutato a capire se le azioni per le quali ti senti in colpa sono l’effetto di potenti condizionamenti, spesso familiari, di regole imposte che ora, da adulto libero e consapevole, puoi decidere se seguire o meno, se fare tuoi o meno. Parlo di quei sensi di colpa indotti da messaggi genitoriali sui figli perchè soddisfino i loro bisogni o le loro aspettative ostacolandone però lo sviluppo autonomo e l’autorealizzazione. Vieni aiutato a fare la distinzione tra il compiere un’azione colpevole e l’essere una persona indegna o, peggio, disgustosa. Impari che le “cattive azioni” possono essere compiute da chiunque, non solo dalle “cattive persone”: inoltre, commettere errori è purtroppo inevitabile perchè fa parte della condizione umana. Puoi capire che tante delle persone che stimi hanno commesso errori, anche maggiori delle tue, ma che accettano tale condizione perchè non farlo significherebbe condannarsi ad una vita impossibile.
Il tuo obiettivo più prezioso è quello di sgretolare l’autocolpevolizzazione, smetterla di disprezzarti e ritenerti una persona moralmente indegna: questa parte della psicoterapia, la più incisiva, è possibile agendo con tecniche specifiche sulle memorie che hanno determinato la tua vulnerabilità al senso di colpa “riscrivendole” e liberandoti finalmente dagli effetti nefasti del passato.
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