Il carattere orale. Dalla dipendenza al diritto di avere bisogno.
Il carattere Orale
Senti di non aver ricevuto abbastanza amore e nutrimento affettivo? Ti sembra di avere un profondo vuoto interiore? Lamenti un’energia piuttosto bassa ed una muscolatura poco sviluppata? Ti capita di sentirti indipendente ma di scoprire che non è in fondo davvero così? Ti capita di alternare stati di euforia a stati di depressione?
Alla base della difesa orale c’è l’aver ricevuto da parte di tua a madre o di altri care giver nell’infanzia insufficienti o irregolari cure, attenzioni, calore e sostegno anche fisico ed energetico nel periodo che va dai 6 ai 18 mesi.
L’irregolarità di questi fondamentali elementi dell’attaccamento sicuro nella relazione con tua madre, oltre al già citato diritto di essere visto e di esistere, fanno sì che, a livello psico-corporeo, lo scarso contatto energetico tra la parte anteriore del tuo corpo e del corpo di tua madre produca un livello di carica insufficiente, cioè una bassa energia, uno stato di debolezza e/o sottosviluppo osteo-muscolare.
Una tipica situazione che rende ragione dell’instaurarsi della difesa orale è la seguente: qualora ti trovi in un momento di difficoltà, per un dolore fisico, un imprevisto, il vederti solo e in pericolo, e manifesti il tuo bisogno con il pianto, al quale tua madre o altra persona che si prende cura di te non risponde, perchè assente, malata o occupata da altre questioni, entri in uno stato di disperazione e piangi finchè hai energia.
Un’altra situazione è una precoce separazione tra te e tua madre, magari perchè per ragioni lavorative vieni mandato all’asilo nido, o per effetto della separazione tra i tuoi genitori, per la scelta di adottare metodi educativi rigidi che vietano il contatto corporeo e lo scambio tenero tra te e gli adulti.
Il corpo orale
Quando la tua energia si esaurisce e il tuo bisogno non è stato soddisfatto, rinunci al tuo diritto di chiedere e tale rinuncia prende forma nel corpo in un “collasso energetico” per cui l’apparato osteo-muscolare ne risulta compromesso: le tue gambe crescono molto deboli ed incapaci di fornire un sostegno affidabile al corpo, le tue braccia sono scariche, come effetto dell’essersi protese senza risultato verso l’esterno, verso tua madre, il tuo torace è rimpicciolito e chiuso verso l’interno, come a proteggere fino ad ingabbiare la regione cardiaca, il tuo sguardo può essere implorante o seducente come quello di un bambino (occhi da cerbiatto).
La tua rinuncia può divenire così radicale da impedire pressochè totalmente l’espressione dei tuoi bisogni, portandoti a chiuderti in una pseudo-autosufficienza illusoria, creatasi in modo compensatorio al posto dello sviluppo di una sana indipendenza dal rapporto con tua madre. La tua identità è più strutturata, i tuoi confini più delineati e hai un deciso contatto con la realtà esterna.
Il tuo corpo però è in un cronico stato di sottocarica, manca di energia, il tuo torace può trovarsi nello stadio espiratorio per cui appare sgonfio, il tuo corpo può avere fattezze quasi infantili nonostante l’età anagrafica, il tuo collo proteso in avanti come in una richiesta o supplica. Laddove tu non abbia un corpo minuto e con muscolatura sottosviluppata, il tuo corpo può apparire appesantito da una massa comunque ipotonica. Dato il livello energetico genericamente basso non sai tollerare bene intensi periodi di stress emotivo o fisico/lavorativo: la tua reazione più comune è, appunto, il collasso.
Lo si può vedere anche durante la psicoterapia sotto lo “stress” di esercizi a forte mobilizzazione energetica, situazione in cui tu, sentendo di non farcela, abbandoni l’esercizio e, per l’appunto, rinunci. In alcuni casi la tua sottocarica energetica è così pronunciata che eviti di fare lunghe camminate per l’insolita stanchezza che ti pervade.
Generalmente sei incapace di sentire e servirti della tua aggressività, laddove le tue gambe e le tue braccia non sono abbastanza forti per protestare, muoverti vigorosamente ed afferrare o colpire.
Puoi essere molto loquace, gradisci stare al centro dell’attenzione anche se sei generalmente non capace di sostenere “una certa presenza scenica”, prerogativa di altre tipologie caratteriali, sei incline alle dipendenze da sostanze e comportamentali (gioco d’azzardo, Internet e da sesso), ai disturbi d’ansia e all’ipocondria per via della tua vulnerabilità al pericolo e alle malattie, non hai una solida indipendenza per via dell’invischiamento con tua madre o altri adulti dell’infanzia, puoi sperimentare spesso fallimenti per via dell’incapacità di portare avanti progetti sotto forte stress, data la propensione alla rinuncia e al collasso.
Nelle relazioni d’amore ti lanci con grande entusiasmo e facilmente ti ritrovi “al settimo cielo” durante l’innamoramento, magari idealizzando il partner per poi sperimentare forte delusione e persino stati depressivi dopo che hai realizzato che quel che credevi che il partner fosse o potesse darti (come riscatto dal bisogno d’amore insoddisfatto nell’infanzia) era solo un’illusione, una chimera. Questo è un tipico esempio della compresenza di aspetti euforici e depressivi, che seguono l’andamento delle tue relazioni affettive, si spiega in tal senso l’appellativo di “Amante”, proprio per la ricerca, talvolta esasperata, della soddisfazione alla propria immensa fame di amore.
Nel rapporto con il cibo puoi avere una certa voracità o una difficoltà a percepire correttamente i segnali della fame e della sazietà. Sei inoltre incline ai disturbi del comportamento alimentare, come la bulimia e il binge eating, o disturbo da alimentazione incontrollata.
Obiettivi terapeutici
Durante la psicoterapia vieni aiutato, attraverso gli esercizi bioenergetici, a mobilizzare la tua energia al fine di aumentarne il flusso: riesci ad attivare e ad allungare il tuo respiro, a far scorrere finalmente l’energia nelle tue gambe e nelle tue braccia che diventano capaci di agire vigorosamente e di sostenerti a pieno, radicandoti bene a terra, a sciogliere e ad aprire il tuo torace liberando il cuore che recupera il diritto di aver bisogno e di dare e ricevere amore.
Questi passaggi ti danno l’autonomia necessaria per affermarti nella vita e per muoverti liberamente, trovando piacere in te stesso e nelle proprie scelte, derivanti ora da un’identità adulta. Da ciò deriva la naturale capacità di nutrirti in senso fisico ed emotivo, di darti piaceri sani e di autoregolare le tue emozioni, di chiedere e prendere in base alle tue necessità e di esprimere in modo costruttivo la tua aggressività senza il timore di impazzire, distruggere l’altro o la relazione con l’altro o di esserne abbandonato.
Alcuni esempi di affermazioni che alla fine della psicoterapia divieni in grado di fare sono:
1 – Merito piacere nella vita.
2 – Accolgo le informazioni dalle mie emozioni.
3 – Accetto ed onoro la mia sessualità.
4 – Mi muovo facilmente e senza sforzo. Sono indipendente.
5 – La vita è piacevole.
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