L’archetipo Ade: l’invisibile, l’oscuro e l’inconscio.
L’archetipo Ade
In questo terzo articolo ti illustro l’ultimo degli dei Padri: l’archetipo Ade, re dell’Oltretomba. E’ uno degli dei Padri, così denominati perchè sono la prima generazione di dei dell’Olimpo e che raffigurano le principali caratteristiche della figura paterna e del mondo patriarcale.
Non conteggiato tra gli dei Dell’Olimpo, nonostante la sua importanza, è eternamente assente, invisibile: i miti che ne parlano come pure le raffigurazioni sono pochissimi. Dio impopolare e assai temuto, come temuto è il suo regno, che, in chiave simbolica, rappresenta l’inconscio sia individuale sia collettivo dove risiedono ricordi, impulsi, forze ed energie potenti.
Nella nostra vita è possibile risvegliare l’archetipo Ade quando si viene colpiti da una perdita, separazione o morte: quando si diventa “vittime” di eventi del genere, che portano necessariamente a contatto con le profondità dell’inconscio, facendoci entrare in uno stato di depressione. Questo stato dev’essere un passaggio, svolgere la funzione di farti attraversare il territorio della perdita per farti affacciare alla rinascita: in questo senso la “cura” dell’archetipo Ade è resa possibile dall’intervento di altri archetipi.
Scopri se il tuo archetipo dominante è Ade
Già fin da bambino si intravede la tua natura silenziosa e introversa: non ti si nota e a stento ti si sente, tranne quando giungono delle novità che catturano intensamente la tua attenzione e procurano forti reazioni, caratterizzate da originali visioni degli altri, delle cose e del mondo. Sei un bambino “misterioso”, che non fai trapelare spontaneamente il tuo mondo interiore, fino a sviluppare una modalità semi-autistica; che, lasciando disorientati i genitori, possono passarti il messaggio di essere sbagliato ed inadeguato.
Tua madre può sentirsi ferita dal tuo rifiuto della sua affettuosità, mentre tuo padre sente di non poter conoscere e capire un bambino magari così diverso da sè: questa incomprensione può portare tuo padre a spronarti oltremodo a diventare estroverso, facendo amicizia con tutti e praticando sport ad alto impatto o attività competitive.
Naturalmente incontrerà un’opposizione strenua e un rifiuto da parte tua, che non ti senti rispettato nella tua natura, rifiuto che può allontanarvi per molti anni. Sei un bambino che, più facilmente di altri, ti crei e ti conforti con un amico immaginario: puoi rifugiarti in un mondo di fantasia, sentendoti profondamente non accettato nella realtà esterna.
Uno stimolo positivo alla tua precaria autostima ti viene da quei genitori, attenti e sensibili, che ti insegnano che lo stare da soli è una capacità, un punto di forza, e non un segno di inadeguatezza. Da adolescente ti vedi profondamente diverso dai compagni socievoli ed attivi: puoi essere ancora più chiuso, fino all’emarginazione, ma puoi anche crearti una ristretta cerchia di amici a te più affini e dai quali ti senti accettato.
Puoi appassionarti alla cultura ed avere interessi intellettuali, ma avere difficoltà ad esprimerti verbalmente o per iscritto data la tua introversione. Se hai autodisciplina, magari riesci a portare a termine gli studi, anche universitari: anche in tal caso, però, data la tua precaria autostima, è facile che ti ritrovi in lavori sottopagati in cui i tuoi superiori si approfittano di te.
Solo creando un ponte tra la tua realtà interiore, estremamente ricca e variegata, e la realtà esterna, popolata da persone, regole e meccanismi a te poco conosciuti e per questo fonte di ansia, puoi esprimere i tuoi talenti e le tue visioni, dapprima coltivate in totale solitudine: puoi diventare un regista, uno psicologo, un sacerdote o altri professionisti dotati di sensibilità e creatività.
Per quanto riguarda i rapporti con le donne, è facile intuire quanto siano complicati: puoi fare spesso esperienza del rifiuto, che tende ad accentuare la tua chiusura, il ritiro nei meandri della tua mente dove puoi vivere un rapporto idealizzato e “sognante” con una donna anche appena conosciuta.
Se trovi una partner, è frequente che si tratti di una donna Persefone (presente in uno dei pochi miti che lo raffigurano quale fanciulla figlia di Demetra rapita e fatta sua sposa), poichè forse l’unica che sa condividere ed apprezzare le ricchezze della tua vita interiore. La sessualità è forse la dimensione più difficile, “impenetrabile” per te, poichè rappresenta l’incontro intimo e la vicinanza così distanti dalla tua esperienza di vita ordinaria.
Puoi accedere ad una sessualità appagante solo se ti innamori davvero e ti senti realmente accettato, altrimenti, magari preso dall’eccitazione per una donna appena conosciuta o idealizzata, puoi rapirla e farla tua con la violenza. In una coppia riuscita, quella tra te e una donna Persefone (altri tipi possibili sono le unioni Ade-Atena ed Ade-Estia, meno fortunate le unioni Ade-Era ed Ade-Demetra), il matrimonio e la fondazione di una famiglia sono obiettivi concretizzabili: la moglie fa da garante del rapporto tra te e il mondo esterno, anche verso i figli.
Tu tendi a ricreare con i figli una dimensione di non-rapporto, essendo chiuso, inespressivo, misterioso, ma esigendo, essendo un dio Padre al pari di Zeus e Poseidone, obbedienza: non sono possibili scherzi e battute leggere. Se non hai una stabile autostima puoi non riuscire ad insegnare ai tuoi figli dei modi equilibrati di stare al mondo e farsi una vita appagante; diversamente, puoi trasmettere loro la passione per la cultura, le arti, condividere le tue visioni alternative e raccontare storie, disvelando il tuo ricco mondo interiore.
Anche il rapporto con gli uomini è difficile: sei lontanissimo dalle manifestazioni goliardiche e cameratesche, puoi ritrovarti quindi emarginato e incompreso. Talvolta, però, puoi anche suscitare una certa ammirazione e rispetto per la tua originalità e diventare un punto di riferimento agli occhi degli altri.
Il lato Ombra di Ade
I lati “Ombra” dell’archetipo Ade sono l’eremitaggio totale e la negazione delle relazioni, l’orgoglio, l’austerità e la gelosia. Quando questi lati prendono il sopravvento gli esiti possono essere diversi: puoi diventare un paziente psichiatrico cronico, una persona che vive ai margini della società, un eremita.
Poichè Ade rappresenta non solo un personaggio, ma anche un territorio, l’Oltretomba, simboleggia tutto quello che viene sminuito, negato e perciò allontanato dalla cultura dominante che privilegia il successo, l’espansività e la competitività. Pur con una stabile autostima e una vita non traumatica, avrai sempre una specie di “complesso d’inferiorità”, sentendoti non all’altezza delle aspettative: di fronte al successo, tenderai ad attribuirlo alla buona sorte e non a qualità personali, ad esempio.
Dato che non sei capace di modificare da solo il tuo equilibrio (non esci mai dal tuo regno), devi diventare capace di accantonare l’orgoglio e chiedere l’aiuto di altri archetipi che creino dei ponti verso l’esterno: Ermes, che ti dà la capacità di comunicare ed esprimerti (sviluppando nuovi hobby e interessi e viaggiando), Zeus, che ti porta la luce della ragione, Apollo, che ti dà il senso della misura, Dioniso, che ti aiuta a entrare in contatto con il corpo ed i sensi (molto utili le arti marziali), Persefone, che rende fertile la sensibilità e la creatività sopite nei meandri della tua mente.
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