L’archetipo Efesto: lavoro, arte e solitudine.
L’archetipo Efesto
In questo articolo ti introduco un altro degli dei Figli, ma, a differenza dei prediletti Ermes ed Apollo, Efesto fa parte dei figli rifiutati. Dio fabbro, padre della maestria artigiana, della metallurgia e dell’ingegneria, viene ritratto nei miti con falce e martello, intento al lavoro, con una personalità introversa e burbera e con una menomazione ad un piede.
Il bambino Efesto nella mitologia viene rifiutato dai genitori, scaraventato giù dall’Olimpo a causa della sua menomazione che lo rende “brutto” e quindi inadatto alla gloria e alla vanità del regno dell’Olimpo: Efesto viene poi riaccolto grazie alla dimostrazione del suo eccezionale talento artigiano.
Molto noti nei racconti sono le esperienze, oltre che di abbandono alla nascita, di rifiuto da parte delle donne delle quali si innamora (la dea Atena) e di tradimento da parte della moglie Afrodite. Questo archetipo rappresenta l’intensa vocazione verso il fare: il lavorare materiali fino a farli divenire opere al contempo belle e funzionali, il costruire manufatti.
E’ un impulso assai creativo e realizzativo. Al contempo tale archetipo rappresenta la ferita del rifiuto e dell’abbandono, che trova un suo superamento proprio nel creare cose bellissime attraverso le quali riguadagnare approvazione ed, infine, amore.
In Efesto c’è una certa passionalità che ha però bisogno di un contesto adatto affinchè si sviluppi all’esterno: tende per lo più a restare dentro la persona, come pure la sfera emotiva, tale creatività si sviluppa in solitudine. Situazioni in cui si vive un rifiuto, un abbandono, una rabbia repressa ma anche un grande impulso a creare sono momenti in cui l’archetipo Efesto può essere attivato.
Scopri se il tuo archetipo dominante è Efesto. Sei un bambino che pone delle sfide ai genitori e agli insegnanti: di indole introversa, sei estremamente reattivo anche a piccoli stimoli, d’altra parte puoi sembrare del tutto disinteressato a quegli stimoli che gli adulti ti propongono.
Non sei affettuoso e pare che tu viva in un mondo tutto tuo, impenetrabile agli altri: ciò può causare una prima reazione di disapprovazione e rifiuto che possono accentuare la tua chiusura. A scuola sei un bambino solitario. Molto interessato a giochi come le costruzioni, con cui ti diletti e mostri le tue abilità notevoli: se ti si mostra attenzione e curiosità rispetto a questi giochi entri più facilmente in relazione e ti senti accettato ed amato per la tua singolarità.
Questo getta le basi per una rotta di sviluppo edificata su una sana autostima che ti servirà per farsi una strada e sviluppare il tuo talento creativo. La madre “peggiore” per te è una madre Era, giudicante, irascibile e col bisogno di “mostrare” i figli agli altri per garantirsene l’approvazione: in tal caso non le è possibile servirsi di un bambino complesso ed impenetrabile come te per accrescere la sua autostima. Può quindi rifiutarti emotivamente, ancora peggiore la situazione in cui hia menomazioni fisiche o intellettive.
Il padre “peggiore” per te è un tipo Zeus, che, data la scarsa sensibilità, non riesce a comprendere la tua personalità, così diverso da te, rifiutandoti a sua volta. Se hai fratelli, sei il meno amato, quello considerato solitario e scontroso. I genitori, invece, più idonei per la tua crescita sono un padre Efesto come te ed una madre espansiva, tenera ed accudente come una Demetra ed una Afrodite.
Se hai avuto un’infanzia positiva, la giovinezza e l’età adulta saranno abbastanza equilibrate. Magari da giovane riesci a farti strada iscrivendoti a scuole dove apprendi arti e mestieri manuali: scultura, falegnameria, meccanica, ceramica, musica o pittura. Significativi sono i maestri che incontri sul tuo cammino e che, oltre ad insegnarti le arti, ti aiutano a valorizzare le tue inclinazioni. In questi contesti puoi crearti amicizie con persone a te simili che condividono le stesse passioni e, in parte, la stessa indole.
Se, invece, hai avuto un’infanzia particolarmente infelice, coverai rancore, senso di rivalsa fino alla vendetta contro il mondo ingiusto, resterai chiuso in casa dedicandoti alle tue passioni rimuginando sui torti subiti. La rabbia che hai dentro di te tendenzialmente non viene sfogata sugli altri ma rivolta contro di te: l’intenso lavoro manuale rappresenta pertanto un’opportunità unica per diluire i tuoi vissuti repressi canalizzandoli e scongiurando una depressione severa.
Ti realizzi al massimo nel lavoro: come il dio greco (l’unico a lavorare tra gli dei dell’Olimpo) sei un instancabile lavoratore, assolutamente non ambizioso, come un uomo Zeus o Apollo, disinteressato agli ambienti potenti e ai loro complicati ingranaggi. Se non riesci a trovare il lavoro che ti realizza pienamente, accade che ti presti a lavori sottopagati e non piacevoli, sfruttato da superiori che ti delegano mansioni che definiscono degradanti.
Per quanto riguarda i rapporti con gli uomini, con le esperienze pregresse di rifiuto ed abbandono, tendi a non inserirti mai a pieno nei gruppi: non ti senti di appartenere a nessun gruppo e non hai un buon rapporto con l’autorità, soprattutto se aggressiva e dominante. Quando ti trovi di fronte ad una persona autoritaria di questo tipo puoi avere reazioni di intensa rabbia e ribellione che ti portano all’emarginazione.
Un valido amico per te è un uomo Dioniso, emotivamente intenso, che condivide esperienze di dolore e rifiuto, e che esprime quel che tu tendi a trattenere. Le donne sono molto importanti per te: desideri una donna che ti faccia da mentore per la tua arte, da musa ispiratrice, o che si prenda cura di te e finalmente abbia accesso alla tua sfera emotiva nascosta.
Nella sessualità puoi essere intenso ma comunque riservato: non comunichi con le parole quel che provi verso la tua donna, anche se dentro di te ne conservi un’altissima considerazione. Purtroppo puoi ancora una volta sperimentare il rifiuto, attraverso il tradimento, contribuendovi con un atteggiamento di eccessiva dedizione al tuo lavoro: tu puoi tollerare una lunga astensione dai rapporti sessuali, non vale la stessa cosa per le tue partner.
Il matrimonio è un passo molto importante: dalla scelta della partner dipende la tua integrazione o meno nel mondo esterno. Molto valida per te è una moglie Atena, capace di vedere il tuo talento e, soprattutto, di aiutarti a trarne profitto con la sua strategia e destrezza nel mondo sociale: questo è il miglior connubio.
Altre possibilità sono con una donna Kore/Persefone: tu la scegli perchè giovane e bella, plasmabile, ma lei, mutevole com’è, non ricambia realmente i tuoi sentimenti e può rivolgersi altrove. Infine, la coppia Afrodite ed Efesto: tu la scegli per farne la tua musa ispiratrice, lei è attratta da te per la sensibilità emotiva nascosta e per l’ammirazione che nutri verso di lei, stufandosi, però, dopo un po’, di essere ferma sul piedistallo e desiderosa del nuovo e del mondo esterno, la donna Afrodite ti lascia, tradendoti.
Se hai dei figli, tendi a non seguirli con costanza e manifestare loro calore e dare regole: è più probabile che siano i bambini, crescendo, a comprendere il tuo complesso carattere e a trovare dei modi per starti accanto senza urtarti o scatenarne la rabbia.
Non amando le novità e il cambiamento, puoi non accettare i normali cambiamenti evolutivi dei tuoi figli: tenderai a tenere sotto le tue ali la figlia femmina, tenendola accondiscendente e mite, mentre il figlio maschio può non trovare quella guida necessaria ad inserirsi nei gruppi di amici o nel mondo del lavoro. Un modo per creare un legame più intenso tra te e i suoi figli è il renderli partecipi delle tue eccezionali doti manuali ed artigianali: il tuo studio o officina può diventare un’area di gioco e condivisione molto proficua.
Il lato Ombra di Efesto
I lati Ombra di questo archetipo sono il rancore, la ribellione e l’ebbrezza. La via per la tua crescita passa attraverso la riparazione della tua ferita originaria, quella del rifiuto, dell’abbandono e della non appartenenza, grazie allo sviluppo della socialità e alla regolazione delle tue emozioni, covate in solitudine, soprattutto di dolore e rancore.
Riuscire ad aprirti agli altri, pur con misura, è il passo fondamentale per esprimere i tuoi sentimenti e “plasmare” la tua personalità indurita dalla sofferenza, rendendoti parte di una comunità. Il processo di cambiamento ed evoluzione è difficile e lungo: non devi però scambiare alcuni ruoli che ti vengono proposti come vie di accesso alla socialità. Tra questi ruoli ci sono quello dello schiavo, di chi si sottomette a compiti o lavori umilianti pur di far parte della comunità;
il ruolo del buffone, di chi intrattiene gli altri suscitandone risate ed allegria con la propria goffaggine; infine, il ruolo del capro espiatorio, di chi si assume le responsabilità che altri, come genitori conflittuali, non vogliono assumersi, sentendosi la causa dei mali della propria famiglia e cercando di fare da mediatore.
Questi sono tutti modi distorti che non ti consentono una riparazione della ferita: grazie all’aiuto di Dioniso, che ti aiuta ad esprimersi emotivamente, di Ermes, che ti rende possibile aprirti al nuovo e alla società attraverso le abilità comunicative, di Apollo ed Atena, che ti donano la capacità di analisi logica, la misura e l’adattabilità per farti strada nella società.
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