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L’archetipo Estia: saggezza, solitudine e spiritualità.

L’archetipo Estia

Nel primo articolo dedicato agli archetipi del femminile ti parlo di Estia, una delle 3 dee vergini dall’ autrice del testo “Le dee dentro la donna”, la psicoanalista junghiana J. S. Bolen. Estia rappresenta il focolare e, nell’antica Grecia, doveva essere presente in ogni casa al fine di renderla un luogo sacro. In quanto dea del focolare, raramente veniva raffigurata nelle arti da pittori e scultori, piuttosto, se ne avvertiva la presenza quasi immateriale, dire squisitamente spirituale, come una fiamma viva e costante presente nelle abitazioni e nei templi.

Estia era infatti l’unica tra gli dei del Pantheon greco a non possedere sembianze umane, una “persona”, che la rendesse pienamente visibile e identificabile. Se questo aspetto Ombra dell’archetipo si manifesta, tu, come donna Estia, puoi essere praticamente invisibile, rarefatta. Se una donna autosufficiente, completa in te stessa e pacifica. Nella mitologia la dea Estia non è mai stata protagonista di guerre, intrighi di palazzo o vicende amorose, il suo caratteristico ritiro in solitudine la metteva al riparo da queste situazioni: piuttosto, la sua presenza era necessaria in molti rituali e pratiche religiose.

Scopri se il tuo archetipo dominante è Estia

Secondo i racconti della mitologia, la dea Estia non fu una bambina felice: figlia di Crono e Rea, fu la prima ad essere inghiottita dal padre tiranno e l’ultima ad essere liberata, motivo per cui dovette trascorrere molto tempo da sola nelle viscere paterne.

Non protetta dalla madre, Rea, debole e remissiva, incapace di contrapporsi alle angherie del padre Crono, insensibile e violento, la piccola Estia visse questo profondo trauma. Come lei, anche tu puoi sentire l’esigenza anche molto intensa di ritirarti nel tuo mondo interiore per estraniarti da quegli elementi dell’ambiente domestico o sociale che non ti fanno sentire accolta e rispettata.

Questa spiccata preferenza per la solitudine e per attività solitarie (come il disegno, il ricamo, la scrittura, la lettura) ti possono allontanare notevolmente dalla società e dai suoi ritmi, facendoti perdere interesse e connessione per il mondo esterno, contribuendo a produrre isolamento o persino emarginazione.

Questo aspetto Ombra dell’archetipo può manifestarsi a meno che tu non senta e sviluppi gli influssi di altre dee, più socievoli ed estroverse, come Artemide (per l’uso della forza, del movimento e della competizione), Atena (per il suo intrattenersi socialmente e ambire ad obiettivi) o Afrodite (per la sua sensualità ed estroversione).

Caratteristiche e lato Ombra di Estia

Da bambina sei silenziosa, moderata ed autonoma, desiderosa di concentrarti sulle sue attività preferite; da adulta, puoi essere un’ottima moglie nel senso che, non coltivando particolari ambizioni verso il successo o obiettivi esteriori, non hai atteggiamenti critici, svalutanti o competitivi verso tuo marito, il quale si giova della tua dedizione alla casa, a cui infondi il tuo spirito placido e rasserenante, e ai figli, verso i quali non hai atteggiamenti sostanzialmente diversi da quelli verso tuo marito, per cui non tenti di “inculcare” loro i tuoi desideri, concedi loro il tempo di crescere e sviluppare una personalità autonoma, sei premurosa e tenera.

Puoi apparire come una moglie tradizionale, dipendente e remissiva, ma non è così, poichè, in quanto dea vergine, conservi una tua autonomia e completezza e per sentirti realizzata non è strettamente necessario un uomo: la tua vita senza di lui conserverebbe il suo scopo. Risulti attraente per quegli uomini che ricercano una compagna autonoma, silenziosa, moderata, che dà anima e calore alla casa e alla famiglia, che rappresentano per lte il suo regno.

Un uomo Ermes, ad esempio, viaggiatore e comunicatore, che si sente rassicurato dalla tua presenza niente affatto gelosa o possessiva, gli lasci ampia libertà di andare e ritornare al nido. Per te la sessualità non è un’area di impulsi forti, il tuo comportamento non è particolarmente influenzato dagli impulsi sessuali, anche se in alcune unioni con un maschile impetuoso e al contempo attento ai tuoi bisogni puoi vivere un’esperienza sessuale profonda ed appagante.

Se nei racconti mitologici le dee Artemide ed Atena si avventuravano nei boschi e nei campi di battaglia, la dea Estia restava nel templio o nel focolare sacro nelle case: è l’unica dea vergine orientata al mondo interiore, anzichè a quello là fuori: è pertanto particolarmente presente in te se pratichi sentieri spirituali, la meditazione o vivi in seno alle istituzioni religiose.

Era la più anziana tra le dee del Pantheon greco, per questo motivo puoi essere una anziana saggia o una “zia nubile”, donna non coniugata ma particolarmente apprezzata in famiglia o nella sua comunità per le tue doti: la sua elevatissima introspezione ti consente di intuire facilmente aspetti della personalità altrui e di comprendere il significato di azioni o l’essenza di situazioni. Sei molto in contatto con i tuoi sensi e soprattutto con i tuoi valori.

Avverti il bisogno di dedicarti alla cura del proprio ambiente, che sia quello domestico o lavorativo, facendo ordine e pulizia in questi ambienti esterni diviene possibile fare ordine tra i vari “cassettini” della tua interiorità: il Sè si può riorganizzare ed integrare, trovando una nuova sintesi.

Sei in grado di raggiungere così livelli elevati di armonia e benessere interiori che puoi emanare con i tuoi modi emotivamente composti anche agli altri, divenendo un’ottima consigliera e persona di fiducia, sensibile, profonda, calma e centrata in te stessa. Portando così tanta attenzione al tuo mondo interiore, riesci a raggiungere una distanza tra te e gli eventi della vita, riuscendo a non fartene troppo influenzare o turbare, mostrando quindi quel distacco di chi, applicandosi pazientemente, è riuscito ad attraversare e a superare molti ostacoli e dolori, ed è temprata nella sua personalità.

Ogni donna può coltivare l’archetipo Estia: per far ciò devi rallentare la possibile frenesia della vita quotidiana, ritagliandoti necessariamente uno spazio tutto tuo, dove, senza fretta e svolgendo una cosa alla volta, puoi diventare sempre più intima con te stessa, cogliendo la tua peculiare essenza.

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