Perchè NON rivolgersi ad uno psicologo. Prima parte
Perchè NON rivolgersi ad uno psicologo. Prima parte
“Andare o non andare dallo psicologo?”, è la domanda che tu, come molte persone, se soffri a causa di problemi psicologici ti stai facendo, spesso rimandando per molto tempo la decisione di prenotare un appuntamento, compromettendo ulteriormente la tua salute, le relazioni e anche le capacità lavorative. Capita infatti spesso che anche chi presenta un vero e proprio disturbo tarda a rivolgersi ad un professionista, tentando prima le soluzioni più svariate e non trovandone di valide. Perchè accade questo? In questo articolo intendo elencare una serie di motivi per i quali puoi evitare di rivolgerti ad uno psicologo per un aiuto.
Inconsapevolezza del problema: puoi non renderti effettivamente conto di avere un problema di tipo psicologico per il quale sia necessario chiedere aiuto. Capita che in questo caso tu soffra anche considerevolmente nella tua vita ma che tu non sia in grado di attribuire a te la responsabilità di farti carico di tale malessere e, di conseguenza, del tuo benessere.
Puoi individuare all’esterno le cause del malessere, tagliandoti fuori completamente dalla responsabilità per la tua vita, ad esempio pensando che gli altri non ti capiscono, ti perseguitano, ti sfruttano oppure che sia tutta colpa della società.
Non essere consapevole di avere un problema rimanda a due altri concetti affini: puoi essere inconsapevole della possibilità di risolvere il problema (pensi che sia normale soffrire nella vita e che lo si devi tollerare e basta) ed essere inconsapevole delle tue capacità individuali di superare il problema stesso (pensi di non avere intelligenza sufficiente, o meno volontà, in sostanza ti senti impotente, sei bloccato e del tutto demotivato).
Preconcetti culturali nei confronti dello psicologo e della psicologia: puoi nutrire uno o più dei seguenti preconcetti, che sono alimentati dall’inconsapevolezza. Pensi che lo psicologo lavori soltanto con i “matti”: questo è un potentissimo e diffusissimo pregiudizio che tiene lontano tante persone come te dallo studio di uno psicologo, poichè porta con sè un’etichetta negativa, come un marchio, che provoca vergogna.
La realtà dice tutto il contrario: una buona parte dei pazienti è formata da persone alle prese con dei disagi moderati o con momenti particolarmente difficili della propria vita, inoltre, andare dallo psicologo è una scelta di persone coraggiose e motivate che vogliono dare più slancio alla propria vita, superando le crisi e diventando padroni della propria vita!
Un altro preconcetto riguarda l’idea diffusa che il lavoro dello psicologo è analogo a quello di un buon amico che ti vuole bene e ti ascolta: il lavoro psicologico non può ridursi ad un semplice conversare, cosa assimilabile ad una chiaccherata con un amico. La maggioranza delle persone che vanno da uno psicologo hanno amici e familiari disposti ad ascoltarli, ma il loro aiuto non è sufficiente a stare davvero bene, poichè un problema psicologico ha dei meccanismi specifici studiati scientificamente.
In questo campo opera infatti lo psicologo in quanto professionista della salute: il suo lavoro è farti conoscere sia il funzionamento sano e patologico della mente sia le modalità emotive, mentali, comportamentali e relazionali necessarie a riportare in te un sano equilibrio psicologico.
Altre paure infondate sono: l’idea che un percorso psicologico duri anni ed anni, addirittura che lo psicologo entri nella tua mente, manipolandoti o facendoti una sorta di lavaggio del cervello. Quanto al primo punto bisogna dire che oggi esistono tanti approcci psicologici, ma, soprattutto, ogni bravo professionista sa “ritagliare” sulle tue specifiche esigenze l’approccio più adatto e strategico, per raggiungere gli obiettivi concordati nel minor tempo possibile; contando, comunque, che ogni persona è unica, come ogni problema psicologico, e che non si può pensare di impostare una durata standard per ogni percorso.
Quanto al secondo punto, si tratta di un preconcetto dettato dall’ingenuità: lo psicologo non fa qualcosa su di te, come un chirurgo munito di bisturi, ma ti accompagna in un percorso di scoperta, consapevolezza e miglioramento di te, lo psicologo lavora con e per te, con rispetto, sensibilità ed empatia. Non c’è nulla che lo psicologo possa fare senza il tuo consenso, nè può condurti in aree dove non te la senti di avventurarti. Lo psicologo offre possibilità, apre panorami, ti ridà l’occasione di essere l’artefice del tuo destino.
Infine, puoi nutrire aspettative non realistiche: pensare che lo psicologo possa salvarti, come una specie di surrogato divino. In questo caso pensi di dover solo presentarti in studio e lasciare allo psicologo “la direzione dei lavori” aspettandoti il miracolo.
Inoltre puoi desiderare di avere dallo psicologo delle prove certe che il percorso funzionerà, anche dopo una singola seduta! In tal caso hai un’aspettativa sincera accompagnata da una diffidenza cui vorrai trovare risposta con delle rassicurazioni, che, purtroppo, non possono esaurire il tuo dubbio.
Anzichè assecondare la tua diffidenza, puoi riflettere su quanto tu abbia paura ad affidarti a qualcuno, su quanto non tolleri le incertezze della vita e chiederti se la tua diffidenza dipenda dal fatto che non ti senti adeguatamente compreso dagli altri: in tal caso è molto probabile che questo rappresenti il vero nocciolo del tuo problema e che, con un professionista preparato, tu possa realmente superarlo.
Infine, puoi avere un’ambivalenza riguardo al percorso psicologico: da una parte desideri di essere aiutato a stare meglio, dall’altra essere in qualche modo attaccato agli aspetti paradossalmente positivi del tuo problema. Puoi pensare che cambiare davvero rappresenti una minaccia verso te stesso, quasi a non immaginarti diverso da come sei abituato a vederti, o pensare che, una volta cambiato, tu non venga più accettato dai familiari, amici e colleghi. In tutti questi casi anche un solo colloquio con uno psicologo può esserti di grande aiuto, poichè:
Ti aiuta a sondare le motivazioni sia esplicite che nascoste, a chiarire la tua richiesta di aiuto, a smantellare i falsi miti ed i pregiudizi elencati sopra, e a individuare il tipo di percorso psicologico personalizzato sulle tue esigenze.
Vai alla seconda parte dell’articolo: http://federicapianapsicologa.it/motivi-non-rivolgersi-ad-uno-psicologo/