Training Autogeno: dal cuore all’Amore
Training Autogeno: il cuore.
Dopo che si è concluso l’allenamento con gli esercizi di base (pesantezza e calore) giungi ad un buon punto di distensione e capacità di ascolto del tuo corpo, rendendo possibile concentrarti adesso sulle funzioni corporee autonome, prendendone consapevolezza e imparando a ripristinarne la normale funzionalità, alterata dalle tensioni croniche corporee ed emotive. Gli esercizi definiti complementari da Schulz sono 4: la loro successione è progressiva e richiede sempre maggiori capacità di ascolto e concentrazione passiva.
Di rado fai caso al battito del tuo cuore: solo quando l’esercizio fisico o le emozioni ne accelerano o ne rallentano il battito. Può capitare perciò di sentire il cuore in gola, il cuore che scoppia nel petto, o il cuore a pezzi. Queste metafore indicano lo stretto legame esistente tra il cuore come organo vitale e il cuore come sede delle emozioni. Le tue emozioni e il tuo umore influenzano profondamente la tua attività cardiaca, come, viceversa, il tuo cuore ha la capacità di incidere su di esse.
L’esercizio del cuore consente di entrare in ascolto e in sintonia con il battito del tuo cuore, di sentirlo all’interno del tuo corpo e soffermarti sul ritmo che il tuo cuore ti porta. Entrando in contatto con il battito cardiaco, è possibile avvicinarti notevolmente alla tua sfera emotiva collegata. In contemporanea, portare la tua attenzione sul battito sentendolo calmo e regolare aiuta ad approfondire la distensione e la calma raggiunte in precedenza.
L’energia e il IV chakra
Riaprirti al cuore diventa il simbolo del riavvicinarsi all’Amore, motore alla base di ogni movimento emotivo. L’esercizio del cuore rimanda al IV chakra, il chakra del Cuore, “Anahata“, associato ai colori rosa e verde, che racchiude in sè l’energia legata al tuo diritto di amare ed essere amato: diritto che di frequente viene negato come difesa personale, al fine di evitare il ripetersi della sofferenza di un coinvolgimento emotivo non ricambiato.
Se tale esperienza (cioè la negazione del diritto di amare/essere amato che si esprime in relazioni fredde dal punto di vista emotivo, abbandoni, perdite) avviene in una fase precoce dello sviluppo, cioè nella prima infanzia, si innescherà un meccanismo di difesa volto a proteggere la tua integrità, che tenderà a spegnere l’istinto naturale all’amore per non rischiare di riaprire la dolorosa ferita ricevuta.
Questo meccanismo di difesa si instaurerà sia a livello mentale che fisico: si formerà una difesa fisica volta a proteggere il cuore, come ad ingabbiarlo, i muscoli del torace potranno contrarsi, le spalle incurvarsi in avanti come a cercare una chiusura protettiva, oppure i muscoli del torace potranno diventare ipertrofici, cioè ipersviluppati. In entrambi i casi la difesa muscolare serve a mettere una distanza il più grande possibile tra il tuo cuore ed il resto del mondo.
Queste tensioni croniche muscolari incidono sulle funzioni vitali all’interno del corpo. La respirazione diviene meno ampia consentendo minore immissione di ossigeno, ciò si riflette sul cuore che è costretto a contrarsi più velocemente ma in modo meno ampio, andando incontro ad un’usura più rapida nel tempo e ad una difficoltà notevole nei momenti di maggiore stress psicofisico.
L’esercizio del cuore prevede i seguenti passaggi:
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Occorre ritagliarti uno spazio ed un tempo solo per noi in cui poter stare tranquillo e al riparo da interferenze;
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Assumere una delle posizioni del T.A e chiudere gli occhi;
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Fare 3 respiri profondi riempiendo e svuotando completamente i polmoni;
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Lasciare scivolare via dalla mente tutti i pensieri, le preoccupazioni e le idee;
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Ripetere mentalmente da 3 a 6 volte la formula “Io sono perfettamente calmo e disteso”;
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Concentrarti sul proprio corpo e lasciare andare tutte le tensioni, ripetendo da 3 a 6 volte la formula “Corpo pesante”;
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Portare l’attenzione alla mano destra, e alla mano sinistra, immaginarne le arterie, le vene ed i vasi capillari che irrorano di sangue la mano destra e la mano sinistra, visualizzare la vasodilatazione e porsi in ascolto delle sensazioni che ne derivano;
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Ripetere mentalmente da 3 a 6 volte “Mani calde”;
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Portare l’attenzione ai piedi immaginarne le arterie, le vene ed i vasi capillari che irrorano di sangue il piede destro ed il piede sinistro, visualizzare la vasodilatazione e porsi in ascolto delle sensazioni che ne derivano;
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Ripetere mentalmente da 3 a 6 volte “Piedi caldi”;
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Lasciare che le sensazioni di calore dalle mani e dai piedi si generalizzi in tutto il corpo, esclusa la testa, come il corpo fosse immerso in una vasca piena di acqua piacevolmente calda e profumata;
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Ripetere mentalmente da 3 a 6 volte “Corpo caldo”;
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Concentrarsi adesso sul tuo battito cardiaco, immaginare il tuo cuore all’interno del petto, mettersi in ascolto del tuo battito all’interno del corpo. Percepire il battito del cuore e il suo ritmo come calmo e regolare;
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Ripetere mentalmente da 3 a 6 volte “Cuore calmo e regolare”;
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Concludere con la ripetizione della formula “Io sono perfettamente calmo e disteso”;
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Eseguire gli esercizi della ripresa.
Capita di avere difficoltà a contattare il battito del tuo cuore o perchè molto debole e inibito, oppure al contrario perchè sentito troppo forte ed accelerato. Nel primo caso è utile fare l’esercizio le prime volte mettendo la mano destra sopra il cuore per poterlo ascoltare meglio.
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Nel secondo caso invece, se hai sofferto o soffri ancora di patologie cardiache, è meglio spostare l’esercizio del cuore alla fine del protocollo, così da arrivarci in una fase di ancora maggiore distensione psico-fisica. In altro modo è possibile utilizzare una formula per il cuore leggermente diversa, aiutandoti, come già è stato fatto per gli esercizi precedenti, con immagini evocative adatte a favorire il contatto con il cuore.
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Una formula potrebbe essere: “Cuore batte calmo e leggero” (azione sedativa per il cuore accelerato), oppure “Cuore batte rilassato e contento”, oppure “Cuore inondato di calore e morbido” (se senti con ansia il battito del tuo cuore).
Se vuoi darti l’opportunità di rispondere allo stress restituendo al tuo corpo uno stato di vibrante vitalità, energia e grazia vai all’articolo “Percorsi brevi” in cui mostro com’è possibile migliorare il nostro benessere psicofisico con il Training Autogeno e gli esercizi bioenergetici: http://federicapianapsicologa.it/percorsi-brevi/
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